Data&Drawings e Autodesk Fusion Manage: un sistema integrato
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PDM e PLM : perché servono entrambi

PDM e PLM non sono sistemi che si escludono a vicenda. Piuttosto, vanno visti come strumenti complementari che si integrano a favore di una miglior gestione di prodotti e processi. È questa la scelta fatta da QS, che ha unito i vantaggi del PDM proprietario – Data&Drawings – al PLM Autodesk Fusion Manage, grazie al suo connettore, un vero e proprio “ponte” tra i due sistemi, che garantisce affidabilità, coerenza e aggiornamento continuo delle informazioni

Data&Drawings: la soluzione ideale per l’ufficio tecnico

 Data&Drawings è il PDM proprietario di QS, frutto di oltre 30 anni di lavoro. Permette di gestire dati, disegni e documentazione tecnica in maniera semplice e intuitiva.
Viene utilizzato con successo da aziende meccaniche di ogni dimensione perché permette di gestire lo sviluppo di un prodotto in modo efficiente, dalla progettazione alla gestione delle anagrafiche e delle distinte.

Tra i suoi vantaggi: notevole risparmio di tempo (circa il 30% in meno solo per la ricerca dei disegni), integrazione perfetta con i software CAD, sia 2D sia 3D, AutoCAD, BricsCAD, Inventor SolidWorks, e possibilità di utilizzo anche mediante i software del pacchetto Microsoft Office grazie al plug-in dedicato.

Autodesk Fusion Manage: flessibilità e versatilità al servizio dell’intera azienda

Fusion Manage è il PLM prodotto da Autodesk. Flessibile, configurabile ed easy-to-use, consente di centralizzare di dati e processi, riducendo attività dispendiose come l’inserimento manuale dei dati e la gestione delle e-mail.

Sviluppato come Saas in cloud, evita alle Pmi di sostenere costi elevati in termini di infrastrutture server proprie. Non solo: mette a disposizione workflow pronti all’uso, come nuovo sviluppo prodotto (NPI/ NPD), gestione requisiti, gestione modifiche (ECR/ECO), gestione BOM/distinte base, qualità e compliance, collaborazione con fornitori e molto altro. Attivabili facilmente e in breve tempo, questi workflow standard consentono di sfruttare da subito le potenzialità del software, con la possibilità di adattamenti e personalizzazioni graduali, contenendo il TCO.

In ultima analisi, Fusion Manage è flessibile, configurabile e immediatamente fruibile; grazie al funzionamento in cloud che non richiede infrastruttura dedicata e permette l’utilizzo da qualunque luogo e dispositivo. Infine, la sua nutrita libreria di template e modelli gratuiti e pronti all’uso, con aree di lavoro preconfigurate, riduce i tempi di implementazione.

Perché scegliere, se puoi avere entrambi?

Quando si parla di PLM, dunque, si parla di processi e, di conseguenza, di interazione tra reparti, persone e sistemi. È uno strumento che permette di gestire l’intero ciclo di vita del prodotto, dall’idea alla rottamazione, e di avere visibilità sui processi di tutta l’azienda, dalla progettazione alla produzione, passando per la commercializzazione, il marketing, la manutenzione.
Il PDM, invece, ha il suo cuore all’interno dell’ufficio tecnico: archivia e gestisce tutti i file, dati e distinte che vengono prodotti durante la progettazione.
La strategia di QS, improntata a flessibilità e servizio, è stata l’integrazione tra i due sistemi, per rispondere alle reali esigenze delle aziende su commessa. “Abbiamo fatto una scelta. Non un unico sistema, ma due soluzioni che collaborano” spiega Christian Garimberti, PLM Technical Manager QS.

Una scelta dettata da cinque importanti ragioni:

Tutto questo è possibile grazie al connettore sviluppato da QS. “Il connettore è il cuore pulsante dell’integrazione – commenta Christian Garimberti – rende possibile la collaborazione tra ufficio tecnico e azienda, valorizzando i dati dove servono di più.

Presentato ufficialmente durante l’ultimo QS User Meeting, il connettore si configura dunque come elemento strategico per chi già utilizza con successo Data&Drawings e vuole affiancare a un’efficiente gestione tecnica uno strumento che supporti processi aziendali più complessi.

Cosa fa il connettore?

Il connettore è il pezzo mancante del puzzle. Il tassello che collega il mondo tecnico (PDM) con quello del PLM. Si occupa automaticamente di trasferire dati critici senza errori e senza interventi manuali e funge da ponte affidabile tra i due sistemi, garantendo coerenza e aggiornamento continuo delle informazioni.

In buona sostanza il connettore trasporta: anagrafiche (ovvero tutte le informazioni identificative di articoli, componenti e prodotti); dati di anagrafica (codici, descrizioni, versioni, parametri tecnici, proprietà personalizzate); file (documenti, disegni tecnici, allegati: tutto ciò che serve per ricostruire la conoscenza di prodotto) e distinte base (le strutture gerarchiche – BOM – che legano componenti, sottoassiemi e prodotti finiti).

Invisibile, ma essenziale per l’affidabilità e il successo del flusso dati aziendale, lavora “dietro le quinte” per gestire le complessità tecniche e le differenze di formato tra sistemi, automatizzando passaggi che, se fatti a mano, richiederebbero tempo e risorse e sarebbero a rischio di errore.

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